Elisabetta Marsigli
Corriere Adriatico
23 Gennaio 2020
Sarà presentato oggi, alle ore 18, a Palazzo Gradari di Pesaro, il libro d’artista Ombre di Roberto Paci Dalò. In dialogo con il disegnatore e artista visivo, compositore, musicista, autore e regista, il vicesindaco Daniele Vimini e il critico d’arte Marcello Smarrelli. Ombre è il primo libro d’artista ispirato al prezioso patrimonio custodito nella Galleria Nazionale dell’Umbria, edito da Quodlibet, che riproduce, in anastatica. il taccuino originale dell’autore, realizzato con materiali poveri (carta, inchiostro, matita, acquerello) nel corso di alcuni mesi di esplorazione tra le opere di Duccio, Piero, Perugino, Pinturicchio e tanti altri. Un’avventura scritta e disegnata, viaggiando nel dettaglio, per attraversare lo spazio e i tempi della Galleria edella sua collezione unica in Italia.
Il progetto Il progetto è nato nella scia delle celebrazioni per il centenario della Galleria Nazionale dell’Umbria (1918-2018) ed è stato commissionato a Paci Dalò dal direttore Marco Pierini, attualmente anche direttore, ad interim, della Galleria Nazionale delle Marche a Palazzo Ducale di Urbino. «L’idea di Pierini era che l’arte contemporanea potesse assumere forme diverse all’interno della Galleria umbra – racconta l’artista -. Questo libro ha anche inaugurato una collana che vedrà ogni anno un artista diverso interpretare la Galleria per portare uno sguardo contemporaneo a questo grande patrimonio».
Un lungo lavoro di preparazione Un lavoro durato oltre 3 mesi, in cui Paci Dalò ha studiato le opere: «Sono stato molto tempo seduto su uno sgabellino disegnando dal vero, ma ho anche attinto agli archivi della Galleria, da cui ho tratto ulteriori immagini e storie. La cosa molto bella è che sono stato completamente libero nel mio lavoro, ho avuto carta bianca. L’altra cosa bella e curiosa è stata la reazione delle persone che lavorano o frequentano la Galleria che mi hanno rivelato di aver visto, nel mio taccuino, particolari che non avevano mai notato prima». Schizzi, disegni, riferimenti letterari e poetici, pensieri, per un viaggio inedito nelle grandi opere d’arte: «Ripensando alla lezione del grande storico dell’arte Daniel Arasse, ho deciso di concentrarmi su dettagli, figure in miniatura e marginali, cartigli, che talvolta passano inosservati. Un lavoro che ho integrato con una costellazione di testi, sia miei che di vari autori, per entrare in maniera inusuale in una collezione così importante che mette anche soggezione. Non sono uno storico dell’arte e quindi ho seguito molto il mio istinto: tante piccole cose, riunite insieme, offrono un punto di vista particolare. Un taccuino che cattura l’attenzione di un pubblico vario, compresi i giovani». Roberto Paci Dalò, che sarà a Rimini ad aprile per presentare in prima assoluta Variazioni e improvvisazioni attorno alle musiche di Nino Rota per il Casanova di Fellini, su una suggestione del semiologo Paolo Fabbri edal suo libro, ha in corso diversi progetti nazionali ed internazionali.