Benedetta Bronzini Connessioni Remote n. 4 - 12/2022
Benedetta Bronzini
2022
Il presente lavoro indaga sulle molteplici funzioni del materiale d’archivio nelle opere intermediali del
regista, musicista e artista visivo Roberto Paci Dalò (1962), basandosi su un’intervista inedita condotta
recentemente. Materiale reperito in archivi internazionali, disegni, immagini e video catturati in viag-
gio, ritratti, campionamenti sono il perno attorno al quale Paci Dalò costruisce le proprie topografie
sonore: dall’album Napoli (1993), che offre un ritratto sonoro della città partenopea a Ye Shanghai
(2013), realizzato grazie ad un’intensa ricerca di archivio riguardante il cosiddetto “Settore ristretto
per i rifugiati apolidi” della metropoli orientale nel periodo dell’occupazione giapponese, e alle instal-
lazioni site–specific De bello Gallico (2011) e Greuelmärchen. La conversazione, dedicata all’archivio sia
come luogo fisico, che come modus operandi, mette in risalto i molteplici piani di realtà da cui attinge
l’“archivio d’artista”, dal documento storico all’opera d’arte intermediale, che fa del proprio autore
oggetto e fruitore allo stesso tempo.